sabato 22 giugno 2024

CECILIA: SCALA "REGALE" E STORIE DI PRINCIPI 2024, carta numero 3








 




Avrei voluto inserire ogni singola frase all'interno della mia carta... Il Piccolo Principe è partito per il suo viaggio "per cercare un'occupazione e per istruirsi" e si sposta di pianeta in pianeta incontrando via via personaggi più o meno bizzarri, portando sempre con se i suoi tramonti, i suoi vulcani e la sua rosa. Le "cose serie" che ha in mente lui sono decisamente diverse da quelle degli adulti bizzarri che incontra.

Tuttavia, ecco la  frase che ho scelto all'interno dei capitoli dal X al XIV del libro "Il Piccolo Principe".

…Tuttavia è il solo che non mi sembri ridicolo. 

Forse perchè si occupa di altro che non di sè stesso.


Nella mia carta ho voluto portare i tramonti con il colore e il viaggio con il Piccolo Principe seduto sul suo pianeta ma con la voglia di conoscenza.


Qui il link alla diretta della carta n°3


Elenco del materiale utilizzato:


Sono curiosa di vedere le vostre interpretazioni e.... non scordate il VINCOLO!

La carta deve avere una texture creata a mano.


Grazie a tutte e arrivederci!

Cecilia


Un piccolo passaggio della texture







La colorazione dello sfondo





La carta finita!















Come promesso vi riporto il capitolo che ho letto in diretta...


Il quarto pianeta era abitato da un uomo d’affari.

Questo uomo era cosi’ occupato che non alzo’ neppure la testa all’arrivo del piccolo principe.
“Buon giorno”, gli disse questi. “La vostra sigaretta si e’ spenta”. “Tre piu’ due fa cinque. Cinque piu’ sette: dodici. Dodici piu’ tre: quindici. 
Buon giorno.
Quindici piu’ sette fa ventidue. Ventidue piu’ sei: ventotto. 
Non ho tempo per riaccenderla.
Ventisei piu’ cinque trentuno. Ouf! Dunque fa cinquecento e un milione seicento ventiduemila settecento trentuno”.
“Cinquecento e un milione di che?”
“Hem! Sei sempre li’? Cinquecento e un milione di … non lo so piu’. Ho talmente da fare!
Sono un uomo serio, io, non mi diverto con delle frottole! Due piu’ cinque: sette…”
“Cinquecento e un milione di che?” ripete’ il piccolo principe che mai aveva rinunciato a una domanda una volta che l’aveva espressa.
L’uomo d’affari alzo’ la testa:
“Da cinquantaquattro anni che abito in questo pianeta non sono stato disturbato che tre volte.
La prima volta e’ stato ventidue anni fa, da una melolonta che era caduta chissa’ da dove.
Faceva un rumore spaventoso e ho fatto quattro errori in una addizione.
La seconda volta e’ stato undici anni fa per una crisi di reumatismi.
Non mi muovo mai, non ho il tempo di girandolare. Sono un uomo serio, io.
La terza volta … eccolo! 
Dicevo dunque cinquecento e un milione”.
“Milione di che?”
L’uomo d’affari capi’ che non c’era speranza di pace.
“Milioni di quelle piccole cose che si vedono qualche volta nel cielo”.
“Di mosche?”
“Ma no, di piccole cose che brillano”.
“Di api?”
“Ma no. Di quelle piccole cose dorate che fanno fantasticare i poltroni. Ma sono un uomo serio, io! Non ho il tempo di fantasticare”.
“Ah! di stelle?”
“Eccoci. Di stelle”.
“E che ne fai di cinquecento milioni di stelle?”
“Cinquecento e un milione seicentoventiduemilasettecentotrentuno. Sono un uomo serio io, sono un uomo preciso.”
“E che te ne fai di queste stelle?”
“Che cosa me ne faccio?”
“Si”.
“Niente. Le possiedo io”.
“Tu possiedi le stelle?”
“Si”.

“Ma ho gia’ veduto un re che…”
“I re non possiedono. Ci regnano sopra. E’ molto diverso”.
“E a che ti serve possedere le stelle?”
“Mi serve ad essere ricco”.
“E a che ti serve essere ricco?”
“A comperare delle altre stelle, se qualcuno ne trova”.
Questo qui, si disse il piccolo principe, ragiona un po’ come il mio ubriacone.
Ma pure domando’ ancora:
“Come si puo’ possedere le stelle?”
“Di chi sono?” rispose facendo stridere i denti l’uomo d’affari.
“Non lo so, di nessuno”.
“Allora sono mie che vi ho pensato per il primo”.
“E questo basta?”
“Certo. Quando trovi un diamante che non e’ di nessuno, e’ tuo. Quando trovi un’isola che non e’ di nessuno, e’ tua. Quando tu hai un’idea per il primo, la fai brevettare, ed e’ tua. E io possiedo le stelle, perche’ mai nessuno prima di me si e’ sognato di possederle”.
“Questo e’ vero”, disse il piccolo principe. “Che te ne fai?”
“Le amministro. Le conto e le riconto”, disse l’uomo d’affari. “E’ una cosa difficile, ma io sono un uomo serio!”
Il piccolo principe non era ancora soddisfatto.
“Io, se possiedo un fazzoletto di seta, posso metterlo intorno al collo e portarmelo via. Se possiedo un fiore, posso cogliere il mio fiore e portarlo con me. Ma tu non puoi cogliere le stelle”.
“No, ma posso depositarle alla banca”.
“Che cosa vuol dire?”
“Vuol dire che scrivo su un pezzetto di carta il numero delle mie stelle e poi chiudo a chiave questo pezzetto di carta in un cassetto”.
“Tutto qui?”
“E’ sufficiente”.
E’ divertente, penso’ il piccolo principe, e abbastanza poetico.
Ma non e’ molto serio.
Il piccolo principe aveva sulle cose serie delle idee molto diverse da quelle dei grandi.
“Io”, disse il piccolo principe, “possiedo un fiore che innaffio tutti i giorni. Possiedo tre vulcani dei quali spazzo il camino tutte le settimane. Perche’ spazzo il camino anche di quello spento. Non si sa mai.
E’ utile ai miei vulcani, ed e’ utile al mio fiore che io li possegga.
Ma tu non sei utile alle stelle…”

L’uomo d’affari apri’ la bocca ma non trovo’ niente da rispondere e il piccolo principe se ne ando’ .
Decisamente i grandi sono proprio straordinari, si disse semplicemente durante il viaggio.





giovedì 13 giugno 2024

BARBARA: SCALA "REGALE" E STORIE DI PRINCIPI 2024, carta numero 2



Una carta da gioco che racchiude un'idea, un pensiero, un sentimento... ecco la magia del colore e dello spatascio!!

Non abbiate paura nel "lascare andare" perché quando è il cuore che muove la vostra mano, esattamente in quel momento, siete liberamente voi. 









La  frase che ho scelto all'interno dei capitoli dal V al IX del libro "Il piccolo principe".
“Devo pur sopportare qualche bruco se voglio conoscere le farfalle, sembra che siano così belle.”


Ho scelto questa frase perché mi ha fatto sorridere e riflettere. Sorridere per l'inesperienza della rosa che non conosce le farfalle e riflettere perché, nonostante ciò, ha già capito che nella vita si deve scendere a compromessi per poter crescere e andare avanti. Non ci si può illudere di avere tutto senza nulla in cambio, ma questo porta a cambiamenti che ci permettono di essere splendidi!
 Ho quindi deciso che la frase stessa sarebbe stata il fulcro della mia carta e ho deciso di creare  movimento con un elastico.



Ecco l'elenco dei materiali che ho utilizzato:

- una carta da gioco
- penna color giallo
- penna color nero
- pagina di libro con esperimenti di colore
- timbro con farfalla dal Clear stamp "Sunrise" 13 arts
- colori a matita




VINCOLO: per questa carta il mio vincolo è... rullo di tamburi....
una macchia!!!

giovedì 6 giugno 2024

DANIELA: SCALA "REGALE" E STORIE DI PRINCIPI 2024, carta numero 1


Eccoci con una nuova iniziativa estiva!

Ecco la mia creazione per la nuova avventura che ci terrà compagnia tutta l'estate:




Ecco la frase che ho scelto all'interno dei primi 4 capitoli del libro "Il piccolo principe".
“Gli adulti da soli non capiscono niente, ed è stancante per i bambini dover sempre spiegare tutto.”


Ho deciso di inserirla in una carta decorata con stelle e uno sfondo che richiama un cielo, per richiamare il mondo lontano e fantastico in cui si trova il Piccolo Principe.


Ecco l'elenco dei materiali che ho utilizzato:

- una carta da gioco
- pennello tondopennello tondo
- spazzolino da denti
- embosser




Adesso aspetto le vostre creazioni!.
Ricordatevi che per partecipare c'è un piccolo VINCOLO: la vostra carta dovrà contenere una stella.

Buona estate!!!

Daniela